Le blatte, più comunemente conosciute come scarafaggi, sono un ordine di insetti che ritroviamo ovunque. Hanno infatti colonizzato ogni tipo di ambiente tranne le regioni polari o l’alta montagna. Si tratta infatti di animali che si adattano molto bene ai diversi contesti, grazie anche alla loro polifagia, cioè alla loro capacità di nutrirsi di molte cose diverse non avendo un singolo alimento preferenziale riuscendo così a sopravvivere in molti ambienti.

Le blatte si riconoscono dalla tipica forma appiattita di colore poco appariscente che, a seconda della specie, varia dal marroncino al nero. Nel mondo se ne conoscono oltre 4000 specie, ma quelle presenti in Italia sono principalmente quattro:

  1. Blatta orentalis, lo scarafaggio comune di colorazione molto scura tendente al nero. Vive in ambienti freschi umidi e tipicamente la ritroviamo in scantinati, fognature, a livello pavimentazione;
  2. Blattella germanica, è la più piccola delle blatte domestiche ma è anche la più attiva. Vive in ambienti ad elevata umidità per esempio cucina e bagno.
  3. Suppella longipalpa, molto simile alla blattela sia morfologicamente che come abitudini e habitat. Negli ultimi anni si sta diffondendo molto in Italia.
  4. Periplaneta americana, importata recentemente in Italia tramite scambi commerciali. Di grosse dimensioni (fino a 4cm), solitamente non la troviamo nelle abitazioni ma in grossi edifici.

A COSA SERVONO LE BLATTE?

Nonostante comunemente vi sia un’effetto di ribrezzo verso questi animali, in natura hanno un ruolo molto importante. Dobbiamo infatti tenere in considerazione che non sono graditi all’interno delle nostre abitazioni o degli esercizi commerciali, ma se restano all’esterno che disturbo danno? Le blatte infatti rientrano nella catena alimentare di molti uccelli e di piccoli mammiferi insettivori come i roditori. Inoltre, poichè si nutrono di molte sostanza, sono dei veri e propri spazzini che riciclano le sostanze nutritive degradando così per esempio piante o carcasse e concimando il terreno.

QUANDO DIVENTANO UN PROBLEMA?

Il problema della convivenza con loro si sviluppa quando gli scarafaggi entrano in contatto con noi in tutti quei luoghi dove non li vorremo vedere. Per loro è “normale” entrare nelle case, negli scantinati, dove spesso trovano riparo, cibo e di solito non ci sono predatori. L’insieme di tutte queste caratteristiche favorevoli ne permette un rapido sviluppo e proliferazione dando origine ad una vera e propria infestazione (diversa dalla presenza occasionale). Solitamente quella percepita dall’uomo è solo la punta dell’iceberg in quanto questi insetti trovano molti nascondigli, sono lucifughi e quindi preferiscono rimanere in zone molto buie ed uscire solo di notte. Spesso li vediamo dopo aver spostato uno scatolone oppure la sera tardi li vediamo fuggire appena accendiamo la luce.

COME INTERVENIRE?

Come abbiamo visto in precedenza sono animali molto resistenti e che si riproducono in tempistiche molto brevi. Il fai da te spesso non è sufficiente, ci può aiutare a tamponare momentaneamente il problema, magari per qualche giorno non li vediamo più ma poi improvvisamente tornano. In questi casi è utile rivolgersi ad un’azienda specializzata in modo da intervenire nel modo più adatto e senza rischi per la salute.

 

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